Leonardo è pronto a rimettersi in gioco. «Potrei essere un allenatore con esperienza dirigenziale e un dirigente che capisce quel che succede in campo», ha detto l’ex allenatore di Milan e Inter e l’ex dirigente del Paris Saint Germain. Dopo la squalifica comminatagli quando figurava tra le alte cariche dei transalpini, Leo ha deciso di riprendere in mano le sorti della sua carriera. Sulle colonne della Gazzetta dello Sport il brasiliano racconta e spiega: «Una cosa è chiara: senza squadra non c’è business. È questa la particolarità che tutti gli investitori che arrivano in Europa devono tenere in considerazione. E se dall’Oriente o dagli Stati Uniti vogliono venire in Europa un motivo c’è: questo è il centro dello spettacolo». Non importa il ruolo, Leonardo vuole respirare calcio dopo esser stato fermo tempo ma esclude un ritorno nella sua terra natale: «Lavorare in Brasile? Non ora, c’è un rinnovamento politico, a livello federale da portare avanti. Al momento giusto, chissà: mi fa piacere che tanti mi considerino in grado di partecipare alla ristrutturazione del calcio brasiliano.
Che deve partire dai club».
Spesso si è parlato anche di un suo ritorno al Psg, ma lui frena: «Con il Psg e i suoi proprietari ho un rapporto bellissimo, c’eè un sentimento forte che resterà sempre». Per il momento, Leonardo forse preferisce restare a Milano: «Non mi precludo nessuna possibilità, mi sento pronto per rientrare. Lo dico in generale, perché sono stato fermo tanto tempo. E’ ora di ricominciare». Chissà che il suo rientro non coincida con la decisione di far parte della “nuova” Inter o del Milan da rifondare.