Nel Pd è battaglia aperta. Dopo la disfatta di Napoli con il partito inchiodato all’11,7% e la dura presa di posizione di Matteo Renzi che ha annunciato il commissariamento della federazione non sono mancate nuovi e roventi polemiche. Gli schieramenti in campo sono sempre gli stessi: da un lato Antonio Bassolino e tutti coloro (da Luisa Bossa ad Antonio Marciano) che lo hanno sostenuto alle primarie del 6 Marzo, dall’altra il rinnovato asse fra Vincenzo De Luca e Assunta Tartaglione.
Ieri c’è stato un anticipo di congresso. Il Presidente della Fondazione SUDD ha duramente attaccato, nel corso di una affollata conferenza stampa, la classe dirigente democrat, sia quella provinciale sia quella regionale. Carpentieri e Tartaglione devono andare a casa, questo in sintesi il ragionamento dell’ex Governatore.
Che si è tolto diversi sassolini dalle scarpe, su tutti la “suicida” alleanza con ALA di Verdini che oggi tutti riconoscono essere stata politicamente inopportuna.
Quale sia il vero obiettivo di Bassolino non si capisce ma è chiaro che la sua battaglia sarà tutta interna al PD, motivo per il quale ha resistito all tentazione di uscirne dando vita a una sua lista civica.
Ma De Luca e Tartaglione, senza dimenticare la reazione di orgoglio di Valeria Valente che ieri in una nota ha manifestato tutta la sua amarezza, non stanno a guardare. E in poche ore reagiscono.
Il Presidente della Regione non solo ringrazia la candidata sconfitta ma si spinge oltre sostenendo che altri candidati (appare chiaro il riferimento a Bassolino) sarebbero andati anche peggio, almeno stando ad alcune rilevazioni demoscopiche. Il Segretario Regionale, che sebbene soddisfatta per la tenuta del partito in provincia di Napoli e nel resto della regione è consapevole della gravità della situazione, ha invitato Bassolino a non dare lezioni e a lavorare per il bene e l’unità del partito.
Nel mezzo c’è il ballottaggio del 19 Giugno. Cresce sempre di più il fronte di coloro che sosterranno Luigi De Magistris al II turno, gli ultimi endorsement in ordine di tempo sono quelli di Gianluca Daniele e Aniello Esposito rieletto nella assise di Via Verdi.
Ma per i democrat la vera battaglia è il congresso. Anche perchè al Nazareno prende quota l’idea di un Commissario di transizione che traghetti il partito in tempi rapidi a verso una nuova forma e un nuovo assetto.
Ma la sfida è quella di sempre. Sarà ancora una volta, di fatto, De Luca Bassolino.
LC
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