L’olio di palma, ingrediente sempre più presente nei cibi che mangiamo, fa male o no? A Retenews24 risponde la nutrizionista e biologa Raffaella Comune
Vincenzo Noletto
Olio di palma si o no?
Quello di palma è un olio vegetale, quindi, come tale, dovrebbe essere ricco di acidi grassi polinsaturi che sono quelli che fanno bene alla salute. Invece, contrariamente a quello che si possa pensare, è ricco di acidi grassi saturi che sono rinomati per avere un effetto negativo sulla salute. Il problema non è tanto la presenza di questi grassi saturi, (che sono ad esempio nel formaggio, nel latte, burro), ma che l’assunzione di questo olio è aumentata esponenzialmente perché si trova un po’ ovunque.
Che cosa si rischia?
Di assumere una quantità di acidi grassi saturi superiore a quella raccomanda dall’organizzazione internazionale della salute
Perché, pur essendo nocivo, viene utilizzato così tanto dall’industria alimentare?
È un olio che rappresenta una serie di vantaggi a partire da quello economico. E’ conveniente perché nella manipolazione e nella lavorazione, il prodotto si altera molto più difficilmente rispetto agli altri oli vegetali, inoltre, mantiene la sua natura ad alte temperature e sopporta bene gli stress fisico/chimici. In più dà un gusto particolare e un senso di dipendenza dal cibo in cui si trova.
Ad esempio?
Le merendine, su tutte, sono più gradevoli.
Si danneggia anche l’ambiente con la produzione di quest’olio?
Si, vengono abbattute tonnellate di palme poiché la resa è 11 volte superiore in produzione rispetto a quello estratto delle olive. La dimensione stessa della noce da cui viene estratto l’olio di palma rispetto a una oliva da cui viene creato l’olio extravergine fa capire la differenza e ci da la misura del vantaggio della produzione di quest’olio.
Qual è il suo consiglio sul consumo di prodotti a base di olio di palma?
Faccio un esempio banale: conviene comprare un biscotto prodotto con olio di oliva che costa di più piuttosto che quello prodotto con olio di palma che costa la metà.
Perché?
A lungo termine si è costretti a spendere quello che si risparmia con un prodotto più scadente in cure mediche. Risparmiare sul cibo non è la cosa migliore, si può risparmiare su tante altre cose.