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Louisiana, un testimone: «Polizia sul posto quando la sparatoria era già iniziata»

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Spari contro la polizia in Louisiana, si susseguono le piste e le testimonianze. Le prime voci parlavano di un ennesimo episodio legato alla “battaglia” tra la comunità nera e gli agenti. L’uccisione dei tre uomini è avvenuta alle 9 ora locale (le 16 in Italia), e nella fattispecie sono rimaste ferite altre tre persone. Uno dei killer è stato eliminato mentre altri 2 sono in fuga. Tutto, però, sarebbe iniziato prima dell’arrivo degli agenti. E’ quanto ha raccontato un testimone oculare. Brady Vancel ha dichiarato di aver visto diversi membri di gang rivali spararsi tra di loro prima dell’arrivo della polizia: «Quello che è successo non ha alcun legame con il momento critico» in corso, ha detto riferito alle tensioni tra agenti e neri innescate dall’uccisione di afroamericani da parte di poliziotti. La versione di Vancel – che non esclude comunque che potrebbe essere stata una trappola organizzata per far accorrere gli agenti ed ucciderli – è stata confermata da uno dei portavoce della polizia, Casey Rayborn Hicks che alla rete lcoale WAFB ha raccontato che «da quello che ho capito gli agenti (sono arrivati sul luogo) rispondendo (ad una richiesta di intervento per) una sparatoria già in corso». Vancel ha anche raccontato di aver visto due uomini scappare via mentre un terzo giaceva a terra. Almeno uno dei tre aveva con se il famigerato fucile mitragliatore d’assalto AR-15, l’arma preferita dagli stragisti ma in generale dai criminali per l’alata capacità di fuoco e precisione. Vancel ha detto di «non credere che i poliziotti fossero l’obiettivo». La polizia non ha ancora reso nota se i killer o gli agenti siano bianchi o neri, temendo di scatenare nuove reazioni della comunità afroamericana.

GUARDA LA GALLERY: /sparatoria-louisiana-le-immagini/


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