“Magistratura indipendente” afferma a gran voce Antonio Ingroia. “La mafia non ha vinto la sua guerra, ma neppure l’hanno vinta del tutto le persone oneste perche’ le mafie ci sono ancora, e non solo in Italia. Purtroppo e’ mancata finora la politica, la politica con la P maiuscola”. Lo ha detto Antonio Ingroia, presidente di Azione Civile, intervenendo a un incontro tra magistrati, procuratori e giudici organizzato a Roma dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. “Due cose – ha aggiunto l’ex pm – vedo indispensabili per cambiare verso, per poter cambiare il mondo, per non rassegnarsi alla convivenza con la peggiore schiavitu’ moderna che e’ quella delle organizzazioni criminali. Innanzitutto, e’ necessaria la totale ed effettiva indipendenza del potere giudiziario dal potere politico, in tutte le sue articolazioni. Papa Francesco ha affermato che ‘la Chiesa deve mettersi in politica per fare grande politica perche’ la politica e’ una delle forme piu’ alte della carita”. Ebbene, ed ecco la seconda cosa, deve farlo anche la magistratura. Io dico – ha spiegato Ingroia – che la magistratura, spesso accusata di fare politica solo perche’ si oppone alla cattiva politica, deve fare politica nello stesso modo. Pretendere la propria effettiva indipendenza e autonomia e’ fare buona politica, fare alta politica, grande politica. E fare grande politica significa pretendere che la politica supporti e non ostacoli la magistratura e ne garantisca la autonomia e indipendenza, invece di limitarla. Significa – ha concluso Ingroia – applicare la legge facendo giustizia, senza distinzioni anche nei confronti dei potenti, anche se fossero Capi di Stato”.
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