Nel pomeriggio di oggi (7 agosto 2016) Beppe Grillo incontrerà il sindaco di Roma Virginia Raggi per trovare una soluzione alla difficile crisi che investe da settimane la giunta capitolina pentastellata. La prima mossa, la revoca dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, indagata dalla Procura di Roma. Poi toccherà allo staff del sindaco fare le valige e abbandonare il Campidoglio. E’ la soluzione prospettata al sindaco di Roma dal direttorio del M5s. Se Raggi potrebbe salvare la poltrona, assecondando le richieste di Grillo, chi rischia di concludere la sua carriera politica a Roma è Luigi di Maio, l’uomo immagine del M5s, il candidato in pectore alla presidenza del Consiglio. Motivo? Di Maio sapeva dell’indagine a carico dell’assessore Muraro dal 5 agosto 2016. Paola Taverna ha inviato lo scorso 5 agosto a Di Maio una mail per informarlo dell'iscrizione nel registro degli indagati della procura di Roma di Paola Muraro, assessore all'Ambiente della Giunta M5S guidata da Virginia Raggi. La mail, pubblicata dal sito de Il Messaggero contiene un punto 2, denominato 'Questione rifiuti', in cui Taverna, rivolgendosi a Di Maio con l'espressione 'Caro Luigi', scrive: "Come sai, la situazione attuale è
assolutamente delicata. Sempre da diverse fonti giornalistiche ci pervengono notizie circa l'imminente notifica di un avviso di garanzia all'assessore in questione per un'ipotesi di reato consistente in violazioni procedurali di verifica e controllo prescritte dal TU ambiente per il trattamento di rifiuti (circola la voce che possa trattarsi di truffa). Nella stessa mail, Taverna sottolinea che l'assessore Muraro è "in ogni caso già indagata secondo quanto risulta dalla visura ex art. 335 cpp". "Allo stato attuale - aggiunge la senatrice pentastellata - non possiamo escludere ulteriori evoluzioni dell'indagine che portino a contestazioni di maggiori gravità". La mail è finita al centro della bufera che sta caratterizzando il caso M5S in Campidoglio. Ieri ambienti 5 Stelle hanno fatto trapelare che Di Maio ha letto male la mail. Difesa che non regge ma che peggiora la posizione del vicepresidente della Camera perché spunta anche un conversazione via sms con altri esponenti grillini capitolini del 4 agosto che riferiscono dell’inchiesta a carico dell’assessore Muraro. E su Di Maio ora si concentra il fuoco amico, pronti a prendere le distanze Roberto Fico, campano come Di Maio, Carlo Sibilla e Alessandro diBattista.