domenica, 30 aprile 2017
infermiera

Malasanità vergognosa, sbagliano diagnosi, paziente muore

Malasanità vergognosa, sbagliano diagnosi, paziente muore. Una diagnosi sbagliata, che avrebbe condotto il paziente alla morte. Con queste accuse la procura di Nocera Inferiore ha chiesto il processo per una radiologa in servizio presso il centro diagnostico “Serafino” di Scafati. L’accusa è di omicidio colposo. La storia è legata al decesso di Giuseppe Sorvillo. Il medico è coimputato – con un procedimento parallelo – insieme al direttore sanitario della struttura. L’uomo morì a Caserta, dopo una prima diagnosi effettuata nel centro nel comune dell’Agro nocerino. Per il sostituto procuratore Daria Mafalda Cioncada, la diagnosi effettuata dai medici sarebbe stata “intempestiva”. Il 22 marzo 2014 il paziente fu sottoposto ad una Tac, alla quale però non seguì la diagnosi e il relativo intervento chirurgico presso una struttura idonea.[post-correlato] L’esame in questione era legato ad una cefalea al cranio con tanto di tomografia. Stando alle indagini condotte dalla polizia giudiziaria, insieme ad una relazione medico legale effettuata dal medico Giovanni Zotti, solo un intervento chirurgico avrebbe potuto salvare il paziente. O migliorarne gradualmente le condizioni. A procedere furono i carabinieri di Striano, dopo la denuncia sporta dai familiari nel momento in cui l’uomo esalò l’ultimo respiro. La sua situazione si aggravò d’improvviso per un malore. I familiari lo ricoverarono prima all’ospedale di Ariano Irpino, poi in quello di Caserta. Ma in reparto fu giudicato non operabile perchè in stato di stazionarietà neurologica e in gravissime condizioni emodinamiche. Al gip il compito di valutare la richiesta della procura.