Massimiliano Manfredi, deputato del Pd, e fedelissimo di Luca Lotti, a retenews24 promuove l’idea di un commissario per il Pd napoletano. "L’operazione ha senso - dice Manfredi - se si costruisce una struttura a tempo pieno che lavori sulla ricostruzione del radicamento del partito sulla città. E sulla ricostruzione del partito nella società. Il vero problema delle elezioni, non è se il candidato era uomo o donna, biondo o moro, ma che ci siamo presentati a queste elezioni nelle stesse condizioni se non peggiori di cinque anni fa. Questo è problema. Dopo cinque anni si riparte da zero. Come dimostra il caso di Torino, il risultato non dipende sempre da dinamiche locali. Le faccio un esempio" Prego? In provincia negli ultimi 33 mesi abbiamo anellato soprattutto nel Nolano 10 vittorie. Solo Pomigliano D’Arco, Acerra e Nola restano in mano al centrodestra. In provincia non ha attecchito  il voto di protesta ma siamo stati bravi a intercettare il vento di cambiamento. E con una differenza: dieci anni fa mentre governavamo Regione, Comune e Provincia, nel Nolano perdevamo sempre. Oggi c’è un trend inverso. A Napoli oggi siamo completamente spariti nella percezione della gente. Però continuiamo ad avere una autostrada davanti. Quale? Il Pd partendo dalla rifondazione deve centrare un obiettivo che nemmeno il centrosinistra è riuscito. Deve diventare il partito dell’area metropolitana, ovvero deve riuscire in quello che né le leggi né la politica hanno fatto: unire capoluogo e provincia in unico disegno e costruire un comunità nuova. Farlo oggi in cui si vuole una Napoli isolata rappresenterebbe un vero merito politico perché significherebbe intestarsi una vera fase nuova, anche perché finista la festa, i problemi di Napoli rimarranno sul tappeto. E’ Napoli da sola non ce la può fare. Pd unica forza per uscire dall’isolamento. Sarebbe utile  avere un commissario solo per la città di Napoli e salvare Carpentieri? Come le ho detto, l’obiettivo è importante, lo strumento è secondario. Non serve sostituire o attaccare Carpentieri, se poi non cambia nulla. E glielo dico io che, a differenza di altri, non l’ho sostenuto.  Se servisse cambiare una persona, sarebbe tutto più facile. Il Pd deve cambiare, metodo e sistema di gioco., Più lavoro sui territori e meno interviste. Questo serve per vincere le sfide del futuro che sono certo arriveranno presto.