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benessere

Ipoglicemia notturna il metodo per correggere: ecco cosa mangiare

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Ipoglicemia, i sintomi.

La sensazione di fame è uno dei sintomi correlati all’ipoglicemia. Il nostro cervello ha sempre bisogno di zucchero. Quando si trova in uno stato di carenza (ipoglicemia) manda segnali al corpo che si manifestano con diversi sintomi. Possono essere nausea, visione offuscata, mal di testa, tremori, sudorazioni fredde, irritabilità e, appunto, sensazione di fame. In questi casi bisogna ricorrere ai carboidrati semplici: i classici 15 g di zucchero (3 cucchiaini), o mezza lattina di bevanda tipo cola o un succo di frutta da 200 ml.

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Cosa fare in presenza dei sintomi?

Se sono presenti i sintomi non è sempre necessario controllare la glicemia prima di assumere zucchero. E’ meglio prima prendere lo zucchero e fare la misurazione subito dopo e comunque entro 15 minuti. Se il valore non è maggiore di 100mg/dl, bisogna prendere altri 15 grammi di zuccheri a rapido assorbimento. Ciò fino a quando la glicemia non è superiore al limite indicato. Il valore dell’emoglobina glicata che riporta è indicativo di un compenso glicemico discreto, ma non ottimale e comunque non sempre correlabile all’ipoglicemia perché esprime la media delle glicemie degli ultimi 2-3 mesi e la media è fatta di valori elevati e bassi.

Indagine ed esami

Inviti la sua fidanzata a rilevare la glicemia nelle occasioni di fame notturna, verificando la reale presenza di ipoglicemia, e le suggerisca di rivolgersi allo specialista che la segue per indagare sulla causa di questi episodi e apportare le opportune correzioni (dosaggio insulinico? Siti di iniezione? Carico dei carboidrati del pasto? Attività fisica?).