“Il comune di Milano è in equilibrio dal punto di vista delle entrate e delle uscite e rispetto alla legge dello Stato introdotta nel 2016, cioè il pareggio di bilancio. Abbiamo una condizione di equilibrio, che non vuol dire una condizione di tranquillità che ci permette di dormire. Dovremo lavorare molto ma la condizione di partenza è buona”. Lo dichiara l’assessore al Bilancio e Demanio del Comune di Milano Roberto Tasca, a margine del dopo Giunta odierno, a Palazzo Marino, a Milano. “Il mio traguardo e’ riuscire a intervenire, recuperando dove è più possibile, per consentire ai miei colleghi di provvedere ai servizi ai cittadini, senza pregiudicare le condizioni di equilibrio di lungo periodo di questo Comune. Qui non dobbiamo fare utile, qui siamo per fare sevizi ai cittadini. L’ottimizzazione della capacita’ di spesa e’ quello che ci prefiggiamo. Quindi, anche il fatto di pareggiare. Non vorrei avere avanzi ma tradurre in spesa quello che la realta’ comunale si puo’ permettere, cosi’ saremmo piu’ efficaci”, spiega. Tra le varie voci contenute nel l’assestamento di bilancio approvato oggi, Tasca sottolinea una diminuzione delle sanzioni al codice della strada per 7 milioni di euro e un maggior flusso di entrate grazie alla ridefinizione dell’accordo con Atm per la sosta a pagamento. Inoltre, il Comune di Milano ha sviluppato una “capacita’ di indebitamento fino al 10%, rispetto alle spese correnti”, mentre “per le spese in conto capitale c’e’ stata una riduzione dei mutui di 135 milioni di euro e un saldo positivo di 35 mln di euro, che sara’ soggetto a una verifica nella seconda parte dell’anno”, sostiene Tasca. “Una delle mie ambizioni e’ trasformare documenti amministrativi in documenti gestionali, usando strumenti aziendali per fare una programmazione piu’ puntuale. Vorrei trasformare la nostra attivita’ in bilancio partecipativo in Giunta”, aggiunge. In merito al finanziamento per le periferie, “ci sono 2 componenti: il timing, tempestivo rispetto al piano di intervento perche’ c’e’ capacita’ immediata di indebitamento, e la capienza, ovvero come coprire il debito” e guardando i conti e la capacita’ di indebitamento, Tasca conferma che i primi 30 milioni di euro saranno disponibili appena il piano dei lavori sara’ validato, pare tra settembre e dicembre la partenza dei primi interventi. Tra le risorse disponibili per le periferie, figurano anche quelle derivanti dalla disponibilita’ data dal diritto di recesso della propria quota di Serravalle, legittimamente esercitato dal Comune di Milano, che saranno erogate dalla societa’ compatibilmente con le proprie possibilita’ finanziarie. “Non vogliamo creare problemi a Serravalle”, commenta Tasca, mentre annuncia che sulle partecipate, il cui dossier e’ gia’ aperto, si iniziera’ “a valutare implicazioni strategiche e di bilancio, da settembre. Il Comune di Milano ha 15 partecipate e nessuna in perdita. Non dobbiamo dismetterle per forza”. Infine, l’innalzamento della soglia di esenzione dall’Irpef, una delle promesse elettorali del sindaco Giuseppe Sala. “Dalle stime che fece in campagna elettorale vuol dire 25/30 milioni di euro di risparmio per i cittadini”. L’azione e’ su 2 fronti: “un dialogo con il governo per capire se ci viene riconosciuta la virtuosita’ nella partecipazione al fondo di solidarieta’ comunale e governare meglio la spesa. Questo e’ realistico, non e’ difficile raggiungerlo ma andare oltre, come annullare l’addizionale Irpef che vale 180 milioni di euro di entrate, non credo sia possibile, adesso, forse fra qualche anno”, conclude Tasca.