Mito della fertilità, confronto alla Mediterranea Vicario: “Oggi una gravidanza costa 2mila euro”

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Mito della fertilità, confronto alla Mediterranea <br> Vicario: “Oggi una gravidanza costa 2mila euro”

(m.g.) – Nel 2050 circa il 22% della popolazione avrà un’età superiore a 60 anni con conseguenze sulla sostenibilità dell’intero sistema. Dati allarmanti, dunque, quelli relativi alla natalità e, soprattutto alla fertilità con donne che spostano sempre più avanti l’età giusta per avere un figlio.
E’ stato questo il centro dell’incontro tenutosi alla Clinica Mediterranea di Napoli e che ha visto protagonisti gli esperti del settore nel convegno “Il Mito della fertilità: denatalità e sviluppo della società in Italia”.

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L’incontro, introdotto da Celeste Condorelli, Amministratore Delegato di Clinica Mediterranea e moderato da Vittoria Fiorelli, professore ordinario al Suor Orsola Benincasa, rientra nel ciclo di appuntamenti promossi da Mondo Donna.

“I maschi – ha esordito Andrea Borini, Presidente della Società Italiana Fertilità e di Sterilità – sono sempre poco interessati al tema della fertilità in quanto temono anche di fare uno spermiogramma per un semplice motivo: nella nostra testa avere un test con scarsi risultati corrisponde automaticamente al fare cilecca a letto, niente di più falso”.

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Naturalmente, questo è un solo aspetto della questione. Come spiegato da Borini: “Oggi si fanno meno figli perchè son cambiate le esigenze nella coppia, si tende a soddisfare prima se stessi, per poi pensare a mettere su famiglia, uno stile di vita in netta contrapposizione rispetto ai nostri nonni”.

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Per Rosa Papa, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Tutela Salute Donna dell’ASL Napoli 1 Centro, la scelta di fare figli in età sempre più avanzata, dipende anche da fattori sociali e di walfare: “Nascono meno bambini perchè alle mamme andrebbe assicurato qualcosa, un minimo di garanzia per affrontare la gravidanza”.
Le cifre, infatti, parlano chiaro. Oggi, essere una donna incinta, vuol dire investire 2mila euro, come evidenziato da Maria Vicario, Coordinatrice infermieristica ed ostetrica U. O. Ostetricia & ginecologia Mediterranea e Presidente della Federazione Nazionale Collegi Ostetriche. “Sia in Italia che all’estero si fanno figli sempre più tardi, anche in quei Paesi del Nord Europa che riescono a garantire più servizi. Le uniche che continuano a far figli in età giovane sono le cinesi che si sono organizzate con una sorta di “baby sitter di quartiere”, una donna che ha come lavoro badare ai figli delle mamme dell’intero palazzo”.

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La prof.ssa Vicario, inoltre, ha voluto ricordare quanto sia importante parlare di gravidanza per le donne che si sono ammalate di tumore: “Anche dopo il cancro si possono fare figli, basti pensare al congelamento dei gameti femminili e maschili, una pratica da prendere assolutamente in considerazione”.
In tema prevenzione la Vicario ha, infine, aggiunto: “La migliore prevenzione per il cancro al seno è proprio l’allattamento”.

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