È morto all’età di 86 ani lo scrittore ungherese Imre Kertesz, premio Nobel per la Letteratura nel 2002, autore di “Essere senza destino”. Ad annunciarlo è stato il suo editore, citando l’agenzia di stampa Mti. Kertesz ha lottato a lungo contro una grave malattia.
È stato il primo autore in lingua magiara ad essere insignito con il Nobel, riuscì a scampare agli orrori dei campi di concentramento nazisti. I suoi libri tornano sempre sull’avvenimento che ha segnato profondamente la sua vita: la detenzione a Auschwitz.
Con le sue traduzioni dei libri di Freud, Nietzsche, Canetti e Wittgeinstein, finanziò la propria carriera di scrittore indipendente. Nel suo primo romanzo, Sorstalansag del ’75 (Essere senza destino, pubblicato in Italia da Feltrinelli) l’autore ungherese racconta la storia di un giovane che viene arrestato e deportato nei campi di concentramento, dove si adatta e sopravvive.
Per la scrittura di questo romanzo impiegò ben dieci anni, ma per molto tempo nessuno pubblicò la sua opera. Quando venne pubblicato, nel 1975, fu totalmente ignorato in patria e l’autore fu messo al bando. Kertesz dovette attendere il crollo del Muro per vedere riconosciuta la sua opera, in patria e all’estero. CONTINUA A LEGGERE