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Cronaca

Muore a 38 anni di infarto dopo il parto

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Attualità
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Una tragedia che nessuno poteva prevedere ha separato per sempre una mamma dal suo bimbo, una manciata di giorni dopo il parto. È successo ieri (sabato) a Conegliano, in provincia di Treviso, quando un improvviso problema cardiaco, la rottura dell’aorta, è costato la vita ad Anna Gava, una mamma di 38 anni che martedì scorso aveva dato alla luce il suo secondogenito.

Il destino ha voluto che rimanessero insieme quattro giorni appena: dalle 6.30 di martedì 11 ottobre, il giorno del parto, alle 13 di ieri, il momento in cui il cuore di Anna ha smesso di battere. Del bimbo, che è nato dopo una gravidanza regolare e sta bene.

Secondo quanto affermato dalla direzione sanitaria, interpellata sulla vicenda, non c’è alcun nesso tra il parto di martedì e l’improvviso decesso della donna, sabato pomeriggio. Il problema cardiaco è insorto all’improvviso, e la stessa famiglia della vittima ha ritenuto opportuno non chiedere l’autopsia, né contestare l’operato del personale dell’Unità Operativa di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale di Conegliano in cui è venuto alla luce il bimbo. Il parto non aveva presentato alcun tipo di problema, così come il decorso post parto: venerdì 14 ottobre mamma e bambino erano stati dimessi, entrambi in buona salute, dopo tre giorni di ospedale. Il dramma si è consumato ieri mattina tra le mura domestiche.

La donna, attorno alle 9 del mattino, ha iniziato ad avvertire tutti i sintomi tipici di un infarto, a partire dall’improvviso, forte dolore toracico. Il marito si è reso conto subito della gravità della situazione, e ha allertato il Suem 118. Gli operatori le hanno prestato le prime cure a casa, quindi l’hanno prontamente accompagnata al pronto soccorso, dove purtroppo è arrivata già in condizioni gravi. L’ospedale ha disposto immediatamente il ricovero in Rianimazione, ma nonostante tutti gli sforzi del personale medico alle 13 è sopraggiunto il decesso.

Tecnicamente, si è trattato di un’emorragia toracica dovuta alla rottura di un grosso vaso. La famiglia, comprensibilmente scossa, si è chiusa nel massimo riserbo.

fonte: ilgiornaleditreviso

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