Un felice evento abbraccerà Napoli dal 17 giugno sino all’ 11 settembre presso le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, nonché storico complesso sito in Via Toledo (una delle vie centrale del Centro Storico di Napoli). Infatti le suddette Gallerie ospiteranno la nota opera d’arte “Arlecchino con specchio” nonché capolavoro di Pablo Picasso. L’opera, che di solito è possibile ammirare presso il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid dov’è esposta. Il dipinto verrà prestato alla città di Napoli per il secondo appuntamento della rassegna “L’Ospite illustre” ed, in cambio la città darà in prestito al museo spagnolo il “Martirio di Sant’Orsola” del Caravaggio, a sua volta custodito a Palazzo Zevallos. Sarà un’occasione imprendibile e quasi irripetibile per ammirare il capolavoro di olio su tela di uno dei più grandi pittori mai esistiti. La tela, che misura 100x 81 cm, rappresenta l’animo dell’artista, il suo turbamento interiore nel particolare contesto storico, a cavallo tra due guerre mondiali. L’opera fu realizzata nel 1923 quando Picasso dipinse una serie di Arlecchini seduti ma il quadro che sarà ospite al Palazzo Zevallos si discosta dagli altri. Nonostante il cappello indossato dal soggetto del quadro sia lo stesso della maschera veneziana, il vestito ricorda quello dei trapezisti del circo mentre il volto è uguale a quello di Pierrot, nota maschera della Commedia d’Arte italiana del ‘500. Pierrot rappresenta sia la furbizia ma anche la doppiezza, l’ambivalenza, lo sdoppiamento interiore. Rappresenta una condizione umana che nel dipinto trova maggior rilievo grazie allo specchio che da peso al doppio personaggio di Pierrot. La prima idea del pittore spagnolo, però, fu quella di un autoritratto e solo successivamente optò per il volto della maschera della Commedia.
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