Un sogno inseguito 30 anni, raggiunto grazie alla sentenza di un giudice e poi strappato via dalla decisione di un altro magistrato. Si potrebbe riassumere così la vicenda professionale della signora Carmela Auriemma che, vincitrice di concorso nel 1983 come puericultrice, non era mai stata di fatto assunta dal Comune di Napoli. Questo fino al 7 marzo del 2013 quando la Giudice del Lavoro Maria Lucantonio aveva accolto il ricorso presentato dal legale della Auriemma disponendo la “costituzione del rapporto di lavoro oltre al risarcimento del danno quale perdita di chances relativamente alle somme, pari alla retribuzione del periodo che avrebbe potuto guadagnare”. Una dura sconfitta da parte del Comune che Retenews24 aveva documentato in esclusiva.
A distanza di ulteriori due anni e mezzo vi è stata però un’ulteriore svolta: a quanto appreso da Retenews24, la Sentenza 5841 del 13 ottobre 2016 eseguita dal comune di Napoli ha disposto la risoluzione del rapporto di lavoro. La sezione Lavoro del Tribunale partenopeo “ha rigettato la domanda presentata in primo grado” di assunzione, risolvendo “senza preavviso”. A 33 anni dal concorso vinto, la situazione sembra tutt’altro che risolta e la certezza del posto di lavoro, tanto desiderato e per un breve arco di tempo ottenuto in diritto, è nuovamente messa in discussione.
Una discussione che potrebbe trovare la parola fine con l’intervento del sindaco De Magistris. Una decisione del primo cittadino in un caso “limite” come quello della signora Auriemma potrebbe porre un argine ad una vicenda che, da troppo tempo, sta condizionando la vita di una famiglia napoletana. Potrebbe essere un bel gesto da parte di Palazzo San Giacomo esaminare la trentennale questione della signora Auriemma con uno sguardo più umano e meno burocratico. Nell’assoluto rispetto delle vicende processuali (pur controverse, con la divergenza di giudizio tra primo e secondo grado) un’azione da parte del sindaco potrebbe rivelarsi risolutiva.