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sabato, 8 settembre 2018

“Non c’è angolo d’Italia immune dal crimine”. Il giudizio, severo, è del New York Times che così commenta l’inchiesta su corruzione e appalti pilotati che ha contato 37 arresti a Roma.

Sulla prima pagina dell’edizione internazionale del prestigioso quotidiano, si fa riferimento all’indagine come memento per “ricordare che, virtualmente, non c’è angolo d’Italia che sia immune dall’infiltrazione criminale”. “Virtually no corner of Italy is immune to criminal penetration” sono le testuali parole con cui si etichetta il nostro Paese gettando dubbi anche sull’affidabilità dell’Italia in merito alla richiesta di una maggior responsabilità in campo fiscale, chiesta dai soci dell’Eurozona.

“Perfino per un Paese in cui la corruzione è data per scontata nella vita quotidiana, le rivelazioni hanno sbalordito i cittadini” è il giudizio degli americani che arrivano ad individuare un nesso tra malaffare e crisi economica: “La diffusa e incontrollata corruzione, con sottrazione di fondi pubblici rivelata dall’inchiesta – conclude la corrispondente da Roma Elisabetta Povoledo – è un’esempio della situazione che ha portato il debito pubblico dell’Italia ad uno dei livelli più alti in Europa».

 

A. Yari Siporso