Parlare di ego in termini negativi non sempre è una cosa esatta. Associato sempre più spesso all’egocentrismo, l’ego può essere sia bianco che nero, scuro o chiaro.
La parte buona, per definirla banalmente, è quella che ci spinge ad esempio a fare sport, ad avere un rapporto migliore con gli altri, quella cattiva, il cosiddetto ego mostro, rappresenta invece una sorta di vocina interiore che ci indica obiettivi e cattiverie.
“L’ego sano – si legge sull’Huffington Post – è creativo, collaborativo, autentico e propositivo. L’ego mostro, al contrario, è distruttivo, giudicante, competitivo e oltremodo ingannevole”.
“Essere consapevoli di tale dualismo è il primo passo verso la serenità interiore. Sono ancora troppo poche le persone che hanno compreso che la vita si svolge per lo più nella nostra mente, pertanto è di cruciale importanza fare il possibile affinché sia un bel posto in cui vivere, proprio come se fosse la nostra casa” ha spiegato all’Huffington il life coach Alessandro Cozzolino.
Per eliminare gli atteggiamenti negativi dell’ego, ecco 7 mosse utili.
1. Concentriamoci sul “qui e ora”
Essere felici, dipende anche dalla concentrazione che si riesce ad avere focalizzando la propria attenzione sul presente senza considerare aspettative future o passate.
2. Ascoltiamo gli altri per comprendere, non per replicare
A lavoro, in casa, nella vita di coppia. Parlare con gli altri è utile per ascoltare e non sempre replicare e dire la propria.
3. Siamo tutti perfettamente imperfetti
Essere persone esigenti può essere un pregio, ma se questo poi si trasforma nella costante ricerca della perfezione, può diventare un problema. La perfezione, di fatto, non c’è.
4. Non abbiamo sempre ragione: facciamocene una ragione
Avere ragione è sempre motivo di grande soddisfazione, ma cercare a tutti i costi di avere ragione ci rende odiosi agli occhi delle persone.
5. Trasformiamo il senso di colpa in responsabilità
Assumersi la piena responsabilità di ciò che siamo e di quello che facciamo ogni giorno ci aiuta a essere più felici.
6. Meglio collaborare che competere
Essere vincenti, essere i primi a volte è molto meno soddisfacente rispetto all’essere collaborativi. Nella vita è importante essere parte di qualcosa, non solo protagonisti.
7. Confrontarsi sì, ma solo con noi stessi
Paragoni? No grazie. Fare costantemente confronti non porta a nulla anche se è irresistibile per il genere umano.
