Omicidio Barbaro, fu uno scambio di persona: paga ridotta al killer dopo l’errore

© Riproduzione riservata
Omicidio Barbaro, fu uno scambio di persona: <br> paga ridotta al killer dopo l’errore

(c.a.) – Individuati nel clan camorristico Ascione-Papale i mandanti e i killers di Salvatore Barbaro ucciso nel novembre del 2009 a Ercolano. Si sarebbe trattato di uno sbaglio di persona. E’ quanto si legge nella nota dell’ordinanza emessa dal Gip su richiesta della Dda di Napoli. Nelle prime ore del mattino del 24 febbraio i carabinieri stanno eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro persone: Natale Dantese attualmente in carcere al 41bis, Antonio Sannino detennuto, Vincenzo Spagnuolo detenuto e Pasquale Spronello, tutti esponenti del clan camorristico Ascione-Papale da anni in guerra con le famiglie Iacomino-Birra per il controllo delle attività illecite sul territorio di Ercolano. All’epoca dei fatti Salvatore Barbaro, 29enne incensurato percorreva via Mare. Erano le 15.00 di venerdì 13 novembre del 2009 e Salvatore stava rientrando a casa, in via Fosso Grande, a bordo della sua Suzuky Swift, quando fu trivellato da almeno dieci pallottole che lo colpirono al collo e alla spalla sinistra uccidendolo sul colpo. Fù proprio la sua automobile, secondo la ricostruzione basata sulle indagini della magistratura, a creare il mortale equivoco. I killer, infatti, sarebbero stati interessati ad un’altra persona esponente del clan rivale ma che, per uno sfortunato caso, aveva la stessa macchina di Salvatore.

PAGA RIDOTTA – Gli avevano promesso 3000 euro ma ne ebbe solo 800 perché aveva ucciso la persona sbagliata: è quanto emerge dalle indagini dei carabinieri di Torre del Greco (Napoli) sull’omicidio di Salvatore Barbaro, vittima innocente della camorra. Il mandante decise di pagare ugualmente il sicario, che agì con un complice in sella a uno scooter: venne ritenuto colpevole dell’errore lo “specchiettista”, colui a cui era stato affidato il compito di indicare l’obiettivo, sulle cui sorti i pentiti sono stati vaghi. Dalle intercettazioni emerse che la sera dell’omicidio la fidanzata del mandante chiese al suo uomo, Natale Dantese, se avessero festeggiato: lui seccato, risposte che era meglio lasciare cadere l’argomento.

potrebbero interessarti...