E’ iniziato questa mattina l’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Paduano, reo confesso dell’omicidio della povera Sara Di Pietrantonio, la 22enne uccisa e poi bruciata a Roma.
L’autopsia fissata per oggi dovrà proprio riconfermare la ricostruzione dell’omicidio emersa finora.
Intanto, il meccanico 18enne che ha incrociato la vittima negli ultimi istanti di vita, ha dichiarato a Il Tempo: “eravamo sconvolti (era con la fidanzata, ndr) siamo passati troppo presto per capire cosa stesse succedendo e io sono tornato troppo tardi per evitare che quell’essere mettesse a segno il suo macabro piano. So però che due macchine hanno visto tutto, una di queste la stanno rintracciando dalla targa”.
“Io provo rimorso – ha proseguito il 18enne – sapendo che forse avrei potuto salvare la vita di quella ragazza. Sara poteva essere mia sorella, ma ciò che ho visto non era che una discussione tra un ragazzo e una ragazza, come mille altre se ne vedono ogni giorno. Poi via della Magliana non è una strada dove fermarsi a chiacchierare se non si è della zona. È buia, deserta”.
“Credevo la cosa fosse risolta lì – ha detto ancora al quotidiano – invece quando mi sono svegliato, l’indomani mattina, mia madre mi ha detto che aveva sentito al telegiornale di una ragazza ammazzata in via della Magliana, della macchina a fuoco. E ho ricollegato tutto”.