Politica – retenews24 – news on line http://retenews24.it le informazioni della tua città Sat, 13 Oct 2018 12:24:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.8 /wp-content/uploads/2018/01/ms-icon-310x310-png-250x250. Politica – retenews24 – news on line http://retenews24.it 32 32 “Se il tribunale del Riesame conferma la condanna, il 6 settembre la Lega chiude”. L’annuncio di Giorgetti /se-il-tribunale-del-riesame-conferma-la-condanna-il-6-settembre-la-lega-chiude-lannuncio-di-giorgetti-uid-76/ Fri, 31 Aug 2018 14:30:01 +0000 /?p=424249 La Lega potrebbe chiudere definitivamente il prossimo 6 settembre, qualora il tribunale del Riesame confermasse la condanna relativa alla vicenda della sparizioni di 49 milioni di euro di fondi del partito. A dichiararlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Peter Gomez alla festa del Fatto Quotidiano nella mattinata di oggi: […]

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La Lega potrebbe chiudere definitivamente il prossimo 6 settembre, qualora il tribunale del Riesame confermasse la condanna relativa alla vicenda della sparizioni di 49 milioni di euro di fondi del partito. A dichiararlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Peter Gomez alla festa del Fatto Quotidiano nella mattinata di oggi: “La sentenza sui fondi della Lega? Se il tribunale del Riesame conferma la condanna, il 6 settembre il partito chiude”.

“Sentenza? Conseguenza definitiva”

La sentenza “avrebbe una conseguenza definitiva, la chiusura del partito, senza che quel processo sia finito. Se tutti i futuri proventi che arrivano alla Lega vengono sequestrati, è evidente a quel punto che il partito non può più esistere, perché non ha più soldi. Ovvio che se il 6 i giudici decidono cosi, noi siamo finiti. Arrivasse dopo una sentenza della Cassazione io non avrei niente da dire”, prosegue Giorgetti. Stando a numerosi retroscena e indiscrezioni, qualora la Lega dovesse chiudere Matteo Salvini potrebbe completare definitivamente il progetto di rebranding del partito iniziato con la costituzione dello spin-off sudista “Noi con Salvini”, dunque una conferma della sentenza di condanna potrebbe non essere una notizia così negativa per il segretario del Carroccio.

fonte: Fanpage

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Pensioni e reddito di cittadinanza. Ecco quando il Governo farà scattare i sussidi alla popolazione /pensioni-e-reddito-di-cittadinanza-ecco-quando-il-governo-fara-scattare-i-sussidi-alla-popolazione-uid-76/ Fri, 31 Aug 2018 07:15:00 +0000 /?p=424171 Continua il braccio di ferro all’interno del Governo per la questione pensioni e reddito di cittadinanza. In paticolare, a tenere banco, sono le modalità con cui reperire i fondi per far partire le proposte sopracitate. Da lunedì il ministro dell’Economia Tria sarà impegnato a preparare il vertice che nei giorni successivi ci sarà con il […]

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Continua il braccio di ferro all’interno del Governo per la questione pensioni e reddito di cittadinanza. In paticolare, a tenere banco, sono le modalità con cui reperire i fondi per far partire le proposte sopracitate. Da lunedì il ministro dell’Economia Tria sarà impegnato a preparare il vertice che nei giorni successivi ci sarà con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il sottosegretario alla presidenza, Giancarlo Giorgetti,e con i vicepremier Di Maio e Salvini. Dal fronte 5 stelle, questi non si accontentano più che nel 2019 ci sia solo un rafforzamento dei centri per l’impiego, ma pretendono che il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza, cioè l’assegno di 780 euro per chi non ha altri redditi, si concretizzi già il prossimo anno.

La ricerca dei fondi

Per affrontare questa richiesta, secondo i pentastellati non c’è che un modo: riordinare da cima a fondo tutta la spesa per l’assistenza, per il contrasto alla povertà e per la disoccupazione. Per questo è in corso una ricognizione di tutte le voci con l’obiettivo di capire se esse possano essere sostituite dal reddito di cittadinanza senza che restino dei vuoti, cioè gruppi di persone non assistite, e di verificare quanti fondi in più stanziare. Per fare questa mega riforma lo strumento non potrà essere la legge di Bilancio, ma un disegno di legge delega. Che farebbe guadagnare tempo (almeno sei mesi, prima che la riforma scatti) e risparmiare sulla spesa per il 2019. I ragionamenti dei tecnici non fanno una piega, ma si scontrano con l’esigenza di Di Maio di dare il sussidio prima delle elezioni europee a maggio.

fonte: Corriere della sera

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VERTICE DI VIENNA. “Non c’è accordo sulla proposta italiana. Sull’operazione Sophia si gioca l’immagine dell’Europa” /vertice-di-vienna-non-ce-accordo-sulla-proposta-italiana-sulloperazione-sophia-si-gioca-limmagine-delleuropa-uid-76/ Thu, 30 Aug 2018 11:32:55 +0000 /?p=424104 Il vertice di Vienna è andato male. “Non c’è ancora accordo sulla proposta italiana. Ho trovato molte porte aperte ma anche chiuse. Speriamo e crediamo che qualcosa posa ancora cambiare perché domani c’è un nuovo incontro. Oggi mi sento delusa perché ho visto che l’Europa non c’è, ma sono fiduciosa. Sull’operazione Sophia si gioca l’immagine dell’Europa”. […]

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Il vertice di Vienna è andato male. “Non c’è ancora accordo sulla proposta italiana. Ho trovato molte porte aperte ma anche chiuse. Speriamo e crediamo che qualcosa posa ancora cambiare perché domani c’è un nuovo incontro. Oggi mi sento delusa perché ho visto che l’Europa non c’è, ma sono fiduciosa. Sull’operazione Sophia si gioca l’immagine dell’Europa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, alla riunione di Vienna sull’immigrazione con i suoi omologhi degli Stati Ue. “La nostra proposta – ha continuato – mira a introdurre una rotazione dei porti di sbarco e un coordinamento che assegni il porto al Paese competente. Finora abbiamo accolto tutti i migranti da soli. Occorre cambiare le regole”.

Parola a Salvini

Salvini: “Valuteremo se continuare con Sophia” – “Abbiamo chiesto la rotazione dei porti di sbarco delle navi della missione Sophia, perché non è possibile che tutti i migranti soccorsi vengano da noi come sottoscritto dal Governo Renzi che ci ha lasciato con questa eredità pesante”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in conferenza stampa a Venezia. “Se dall’Europa arriverà l’ennesimo no dovremo valutare se continuare a spendere soldi per una missione che sulla carta è internazionale ma poi gli oneri ricadono solo su un Paese”, ha concluso.

fonte: Tgcom24

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CASO DICIOTTI. Si complica la posizione di SALVINI. La Procura gli contesta altri due reati… /caso-diciotti-si-complica-la-posizione-di-salvini-la-procura-gli-contesta-altri-due-reati-uid-76/ Thu, 30 Aug 2018 10:01:22 +0000 /?p=424095 Si complica ulteriormente la posizione giudiziaria del ministro dell’Interno Matteo Salvini e del suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi. La Repubblica scrive che la procura di Agrigento avrebbe contestato altri due reati nell’ambito dell’inchiesta relativa al blocco dello sbarco della nave Diciotti della Guardia Costiera italiana che aveva a bordo oltre 150 migranti salvati nel […]

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Si complica ulteriormente la posizione giudiziaria del ministro dell’Interno Matteo Salvini e del suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi. La Repubblica scrive che la procura di Agrigento avrebbe contestato altri due reati nell’ambito dell’inchiesta relativa al blocco dello sbarco della nave Diciotti della Guardia Costiera italiana che aveva a bordo oltre 150 migranti salvati nel Mar Mediterraneo. Oltre ai reati di sequestro di persona, arresto illegale e abuso di ufficio, Salvini e Piantedosi dovranno rispondere anche dei reati di sequestro di persona a scopo di coazione e omissione di atti d’ufficio.

Altri due reati

Il sequestro di persona a scopo di coazione, spiega Repubblica, viene contestato perché secondo la Procura di Agrigento che coordina l’inchiesta, Salvini avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull’Ue per la ridistribuzione dei migranti, mentre l’omissione di atti d’ufficio è stato preso in considerazione dagli inquirenti perché i due indagati avrebbero ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando quello di Catania solo come scalo tecnico e impedendo lo sbarco delle centinaia di migranti a bordo per giorni. Dell’eventuale processo al ministro dell’Interno Matteo Salvini si occuperà, in caso di rinvio a giudizio, il tribunale dei Ministri e non quello della giustizia ordinaria. Potrebbero volerci alcuni mesi per arrivare a una soluzione del caso.

fonte: Fanpage

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Caso migranti, Salvini esulta: “In mare non è rimasta più nessuna Ong” /caso-migranti-salvini-esulta-in-mare-non-e-rimasta-piu-nessuna-ong-uid-76/ Wed, 29 Aug 2018 14:54:38 +0000 /?p=424046 “Ora in mare non è rimasta più nessuna Ong. Abbiamo fatto più noi in tre mesi di governo che il Pd in 5 anni. Noi andiamo avanti, senza paura, non saranno inchieste o minacce a fermarci!”. Lo scrive in un tweet il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, postando un articolo de “Il Fatto Quotidiano” in cui […]

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“Ora in mare non è rimasta più nessuna Ong. Abbiamo fatto più noi in tre mesi di governo che il Pd in 5 anni. Noi andiamo avanti, senza paura, non saranno inchieste o minacce a fermarci!”. Lo scrive in un tweet il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, postando un articolo de “Il Fatto Quotidiano” in cui si afferma che anche “la nave Aquarius si ferma: così le Ong sono sparite dal Mediterraneo”.

fonte: Tgcom24

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VERGOGNOSO. Livorno come L’Aquila, imprenditori: “Brinderemo allʼalluvione” /vergognoso-livorno-come-laquila-imprenditori-brinderemo-all%ca%bcalluvione-uid-76/ Wed, 29 Aug 2018 14:41:27 +0000 /?p=424043 A Livorno la stessa vergogna di L’Aquila per il terremoto. “Brinderemo all’alluvione”. Così dicevano alcuni imprenditori in una telefonata intercettata, in relazione al disastro di Livorno nel settembre 2017. Lo ha detto il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco illustrando con il questore Lorenzo Suraci le indagini dirette dalla procura che hanno portato al nuovo […]

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A Livorno la stessa vergogna di L’Aquila per il terremoto. “Brinderemo all’alluvione”. Così dicevano alcuni imprenditori in una telefonata intercettata, in relazione al disastro di Livorno nel settembre 2017. Lo ha detto il capo della squadra mobile di Livorno Salvatore Blasco illustrando con il questore Lorenzo Suraci le indagini dirette dalla procura che hanno portato al nuovo arresto di Riccardo Stefanini, ex coordinatore della protezione civile del Comune.

Le indagini della nuova inchiesta avrebbero preso le mosse proprio dalla tragica alluvione del 10 settembre 2017. Secondo quanto è emerso lo stesso Stefanini, preposto alle gare d’appalto avrebbe pilotato le procedure di due gare d’appalto: per questo l’accusa di turbativa d’asta in concorso con Emanuele Fiaschi, titolare della ditta livornese Tecnospurghi per la gara Multiservizì, e in concorso con Nicoletta Frugoli rappresentante di Comunicaitalia Srl, una società di Roma, per la gara sull’Alert system. Si tratta di appalti sotto soglia, cioè tutti sotto i 41mila euro.

Nel primo caso, un appalto da 35 mila euro, secondo la polizia Stefanini avrebbe favorito Fiaschi facendo di tutto per scoraggiare un altro imprenditore a partecipare alla gara per la fornitura alla protezione civile di mezzi spargisale. Nel secondo, un appalto da 23 mila euro, sempre Stefanini si sarebbe accordato con Frugoli, attraverso uno scambio di mail, sui criteri di scelta per far vincere il bando prima che venisse emesso. Bando che è stato redatto poi con criteri talmente stringenti che alla gara non si era presentato nessun altro.

Sia Stefanini sia Fiaschi, legati secondo gli investigatori da un consolidato rapporto fatto di regalie varie, pacchi dono e cene offerte dall’imprenditore, sono indagati anche per truffa aggravata ai danni dello Stato. In occasione dell’allerta meteo per neve e ghiaccio del 25-26 febbraio e 1 marzo 2018, «sono state accertate gravi irregolarità compiute da Stefanini», spiegano gli inquirenti, «nel calcolare i costi degli interventi della ditta di Fiaschi». In sostanza il dirigente del Comune avrebbe artificiosamente aumentato orari e mezzi impiegati dalla ditta gonfiando per migliaia di euro le spese sostenute dall’Amministrazione comunale.

Così i lavori di spargimento sale che erano stati effettuati spontaneamente da un mezzo di un privato per spirito di solidarietà sono stati attribuiti invece a Tecnospurghi che avrebbe intascato dal Comune 4500 euro per un servizio mai svolto. Inoltre sempre nel corso delle indagini sono emerse anomalie nei prezzi fissati da Stefanini a favore del privato anche sui sacchi di sale da disgelo: il Comune di Livorno ha pagato ogni sacco da 20 kg, 15 euro Iva esclusa, mentre nel 2013 il comune di Pisa aveva pagato lo stesso prodotto da 25 kg 3.35 euro Iva compresa.

fonte: Leggo

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“Salvini è un eroe”. Boom di consenso per il vicepremier. Poi sull’immigrazione: “Pronta una svolta storica” /salvini-e-un-eroe-boom-di-consenso-per-il-vicepremier-poi-sullimmigrazione-pronta-una-svolta-storica-uid-76/ Wed, 29 Aug 2018 06:57:53 +0000 /?p=423981 «Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell’Europa: io e Viktor, ognuno nel proprio campo, stiamo lavorando per un’alleanza che escluda i socialisti. Oggi comincia un percorso». Matteo Salvini, al termine dell’incontro milanese con il premier ungherese Orban, rinsalda l’asse sovranista in vista delle prossime europee di primavera. Un appuntamento politicamente rilevante, quello […]

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«Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell’Europa: io e Viktor, ognuno nel proprio campo, stiamo lavorando per un’alleanza che escluda i socialisti. Oggi comincia un percorso». Matteo Salvini, al termine dell’incontro milanese con il premier ungherese Orban, rinsalda l’asse sovranista in vista delle prossime europee di primavera. Un appuntamento politicamente rilevante, quello in Prefettura di Milano nella serata di ieri, contro cui la sinistra unita è in piazza a manifestare a favore dell’accoglienza e l’integrazione. Contro di loro, la reazione infastidita del ministro dell’Interno: «La sinistra non può decidere chi devo incontrare o no. Sono sorpreso della loro sorpresa».

Il commento di Orban

«Se si presentasse da noi vincerebbe le elezioni, meno male che non lo fa…», ironizza il premier ungherese. E ancora, ricorda la simpatia nata nei banchi del Parlamento di Strasburgo: «quando tutti ci attaccavano, Matteo ci difese. Noi non dimentichiamo». Tra i due, com’è noto, c’è piena identità di vedute sul tema dell’immigrazione: «Noi abbiamo dimostrato che i migranti si possono fermare via terra, fisicamente e giuridicamente. Matteo sta dimostrando che si può fare anche dal mare. Stiamo con lui, è il nostro eroe, lo invitiamo a non mollare».

fonte: Il Messaggero

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MATTEO SALVINI, sta succedendo proprio in queste ore… /matteo-salvini-sta-succedendo-proprio-in-queste-ore-uid-76/ Tue, 28 Aug 2018 11:07:04 +0000 /?p=423924 Nella giornata di oggi è previsto l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban, che si svolgerà per motivi logistici nei locali della prefettura di Milano. Il Pd milanese, Anpi, la Cgil e LeU hanno indetto un presidio di protesta alle ore 17.00 in piazza San Babila, a circa […]

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Nella giornata di oggi è previsto l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban, che si svolgerà per motivi logistici nei locali della prefettura di Milano. Il Pd milanese, Anpi, la Cgil e LeU hanno indetto un presidio di protesta alle ore 17.00 in piazza San Babila, a circa 500 metri dall’evento. Tra i partecipanti che sfileranno in piazza ci saranno l’ex parlamentare ed ex segretario di Possibile, Pippo Civati, e l’ex presidente della Camera e attuale deputata di LeU, Laura Boldrini. “Saremo in tanti a difendere i valori democratici e il futuro delle prossime generazioni dalla minaccia populista che vuole riportare indietro l’Italia, distruggere l’Europa e cancellare quei diritti che hanno reso il nostro continente un faro di civiltà. #NoPasaran”, ha twittato Boldrini alla vigilia dell’evento.

Il leader del Carroccio, così come il premier ungherese e gli esponenti europei della cosiddetta area sovranista, da tempo contrastano le istituzioni europee in particolare sulle politiche migratorie (rifiutandosi di accogliere i migranti salvati nel Mar Mediterraneo) e le politiche economiche dell’Unione europea. L’incontro che oggi si terrà tra Orban e Salvini pare abbia messo in allarme la parte pentastellata del Governo giallo-blu, seppur Salvini sia corso ai ripari sottolineando che non si tratta di un appuntamento formale e istituzionale. Secondo indiscrezioni, durante l’incontro alla prefettura di Milano si parlerà della “Lega delle leghe” già annunciata da Salvini a Pontida, un progetto di unione tra tutti i movimenti sovranisti e euroscettici europei.

Se da un lato Matteo Salvini insiste nel dire di essere intenzionato a incontrare e ascoltare tutti, dall’altro lato nella giornata di ieri il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ha fatto trapelare una certa indignazione per l’incontro odierno con Orban. In un’intervista a La Stampa, rispondendo a una domanda dedicata proprio all’appuntamento di oggi, Di Maio ha dichiarato: “L’Ungheria di Orban alza muri di filo spinato e rifiuta i ricollocamenti. Per quello che mi riguarda chi non aderisce ai ricollocamenti non ha diritto ai finanziamenti europei. Orban è molto diverso da noi, il primo ministro ungherese rappresenta una forza di destra, mentre il M5S non è né di destra né di sinistra”.

fonte: Fanpage

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Comune di Napoli: assunzioni nella Polizia Locale. Il provvedimento del Ministero Interno è stato pubblicato /comune-di-napoli-assunzioni-nella-polizia-locale-il-provvedimento-del-ministero-interno-e-stato-pubblicato-uid-76/ Tue, 28 Aug 2018 08:36:15 +0000 /?p=423894 E’ stata da poco pubblicata una circolare da parte del Ministero dell’Interno il cui oggetto è l’ “attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici”, così si legge dalla nota ufficiale. Con la direttiva del Ministro dell’Interno in data odierna, sono state impartite indicazioni per il rafforzamento delle […]

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E’ stata da poco pubblicata una circolare da parte del Ministero dell’Interno il cui oggetto è l’ “attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici”, così si legge dalla nota ufficiale. Con la direttiva del Ministro dell’Interno in data odierna, sono state impartite indicazioni per il rafforzamento delle iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole.

Il provvedimento del Ministero Interno

Il signor Ministro ha messo a disposizione dei centri urbani di maggiori dimensioni risorse per un ammontare di 2,5 milioni di euro a valere sul Fondo Unico Giustizia. I Comuni sono stati individuati fra quelli con una popolazione superiore a 200 mila abitanti secondo gli allegati indici Istat. Le Amministrazioni locali beneficiarie dei suddetti contributi saranno, quindi, Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste. Queste per accedere ai predetti contributi dovranno produrre specifica istanza alla Prefettura entro il prossimo 20 settembre. I contributi potranno essere erogati sia a copertura di spese correnti che di spese di investimento. La quota dei contributi destinati al pagamento delle spese correnti non dovrà superare il 50% del totale. I progetti saranno sottoposti all’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ne verificherà la coerenza complessiva rispetto alle finalità dell’iniziativa. In definitiva un primo report sullo stato di attuazione delle singole progettualità dovrà pervenire all’Ufficio di Gabinetto entro il prossimo 31 ottobre e successivamente alla scadenza di ogni mese.

TROVERETE QUI LA CIRCOLARE UFFICIALE: 
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PONTE GENOVA, è caos per la ricostruzione. Scontro tra Di Maio e Toti… /ponte-genova-e-caos-per-la-ricostruzione-scontro-tra-di-maio-e-toti-uid-76/ Tue, 28 Aug 2018 06:50:14 +0000 /?p=423876 Scontro a distanza tra il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e il vicepremier Luigi Di Maio, sulla ricostruzione del ponte Morandi. “Toti vuol far ricostruire il ponte ad Autostrade? Lo dica alle famiglie delle vittime. A rifarlo dovrà essere un’azienda di Stato” ha twittato Di Maio. “C’è chi parla troppo, fa poco, e mistifica la realtà. Quel […]

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Scontro a distanza tra il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e il vicepremier Luigi Di Maio, sulla ricostruzione del ponte Morandi. “Toti vuol far ricostruire il ponte ad Autostrade? Lo dica alle famiglie delle vittime. A rifarlo dovrà essere un’azienda di Stato” ha twittato Di Maio. “C’è chi parla troppo, fa poco, e mistifica la realtà. Quel ponte è ancora oggi nella concessione di Autostrade, che deve pagare la ricostruzione” ha risposto Toti.

In una nota poi Toti ha spiegato in maniera più articolata la sua posizione che aveva provocato il tweet di risposta di Di Maio. “Il Ministro Luigi Di Maio sa bene che al di là delle chiacchiere quel ponte è ancora oggi nella concessione di Autostrade – scrive Toti -. Quindi è Autostrade che deve pagare la ricostruzione e presentare un piano lavori. Che poi lo possa fare Fincantieri o un’altra azienda di Stato, già abbiamo detto di essere tutti d’accordo”.

“Quindi – prosegue – Autostrade dia l’incarico di costruire il ponte ad un’azienda pubblica. O Genova e la Liguria devono aspettare anni di liti giudiziarie, o anni di dibattito parlamentare per riavere il proprio ponte? Grazie a ragionamenti come questo qualcuno ci ha già fatto perdere tante opportunità, vedi la Gronda. Non si onora la memoria delle vittime ritardando la ricostruzione del ponte. Dal Governo mi aspetto fatti, non parole, men che meno polemiche”.

Ospite dell’emittente ligure “Primocanale”, Toti ha poi rivelato un retroscena. “Per non mentire dico che tutti sanno che sono già in corso contatti tra Società Autostrade, che ha la titolarità di ponte Morandi, io non gliela posso espropriare, forse Di Maio sì, e società pubbliche importanti come Cassa Depositi e Prestiti e Fincantieri”.

fonte: Tgcom24

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