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martedì, 28 agosto 2018

Nella giornata di oggi è previsto l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban, che si svolgerà per motivi logistici nei locali della prefettura di Milano. Il Pd milanese, Anpi, la Cgil e LeU hanno indetto un presidio di protesta alle ore 17.00 in piazza San Babila, a circa 500 metri dall’evento. Tra i partecipanti che sfileranno in piazza ci saranno l’ex parlamentare ed ex segretario di Possibile, Pippo Civati, e l’ex presidente della Camera e attuale deputata di LeU, Laura Boldrini. “Saremo in tanti a difendere i valori democratici e il futuro delle prossime generazioni dalla minaccia populista che vuole riportare indietro l’Italia, distruggere l’Europa e cancellare quei diritti che hanno reso il nostro continente un faro di civiltà. #NoPasaran”, ha twittato Boldrini alla vigilia dell’evento.

Il leader del Carroccio, così come il premier ungherese e gli esponenti europei della cosiddetta area sovranista, da tempo contrastano le istituzioni europee in particolare sulle politiche migratorie (rifiutandosi di accogliere i migranti salvati nel Mar Mediterraneo) e le politiche economiche dell’Unione europea. L’incontro che oggi si terrà tra Orban e Salvini pare abbia messo in allarme la parte pentastellata del Governo giallo-blu, seppur Salvini sia corso ai ripari sottolineando che non si tratta di un appuntamento formale e istituzionale. Secondo indiscrezioni, durante l’incontro alla prefettura di Milano si parlerà della “Lega delle leghe” già annunciata da Salvini a Pontida, un progetto di unione tra tutti i movimenti sovranisti e euroscettici europei.

Se da un lato Matteo Salvini insiste nel dire di essere intenzionato a incontrare e ascoltare tutti, dall’altro lato nella giornata di ieri il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ha fatto trapelare una certa indignazione per l’incontro odierno con Orban. In un’intervista a La Stampa, rispondendo a una domanda dedicata proprio all’appuntamento di oggi, Di Maio ha dichiarato: “L’Ungheria di Orban alza muri di filo spinato e rifiuta i ricollocamenti. Per quello che mi riguarda chi non aderisce ai ricollocamenti non ha diritto ai finanziamenti europei. Orban è molto diverso da noi, il primo ministro ungherese rappresenta una forza di destra, mentre il M5S non è né di destra né di sinistra”.

fonte: Fanpage