Napoli, turisti si oppongono al pizzo: giù dal gommone e a nuoto fino alla costa. E’ accaduto la scorsa domenica a Castellammare, 2 turisti statunitensi, madre e figlio , lei 70enne, lui 30enne, si sono visti costretti a raggiungere a nuoto la costa perchè minacciati dal barcaiolo che pretendeva ulteriori 50€ per il servizio proposto nonostante i due avessero già pagato. “Qui siete a Napoli, dovete lasciare la mazzetta” avrebbe urlato il barcaiolo. E poi via urla e minacce contro i due turisti americani che, impauriti dal tono dell’uomo, si lanciano dal gommone a 40 metri dalla costa per poi raggiungere a nuoto la riva.
Come riportato su Il Mattino: “I due si sono opposti al «pizzo» perché avevano già versato la quota di 200 euro per un tour escursionistico in costiera amalfitana; quota che comprendeva anche il trasporto via mare dal molo di Piano di Sorrento fino all’albergo in cui soggiornavano, il Towers Hotel di Pozzano. Ma il barcaiolo G.M., 33enne incensurato originario di Vico Equense ma residente a Meta, ha iniziato a inveire contro i turisti e a minacciarli. Come se non bastasse l’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha iniziato a fare manovre spericolate con il gommone. Una volta giunti al largo, ecco il ricatto per estorcere la somma di denaro: «O mi date 50 euro oppure non vi riaccompagno». Per mettere ancora più pressione ai due malcapitati il 33enne è ripartito e ha poi spento il motore della barca in continuazione, nel tentativo di convincere gli americani a sborsare i soldi. Niente da fare: madre e figlio non hanno ceduto alla pretesa, hanno iniziato a urlare per chiedere aiuto e alla fine, pur di sottrarsi alle urla e alle minacce, si sono lanciati in mare aperto. Nel frattempo le urla della coppia di americani hanno attirato l’attenzione del personale del lido Stone Beach che si trova proprio a pochi passi dal Towers Hotel. «Quando si sono avvicinati alla scogliera gli abbiamo lanciato una corda e dei salvagente, li abbiamo tirati su», racconta uno dei tre soccorritori. I turisti hanno toccato terra dopo aver percorso a nuoto circa 40 metri in mare: fradici e infreddoliti, ma fortunatamente sani e salvi. Intanto, durante la fase di salvataggio, erano stati allertati i soccorsi e immediatamente sul posto si era arrivata una volante del commissariato di polizia di Castellammare”. Il barcaiolo è stato condotto in commissariato con l’accusa di tentata estorsione e lesioni personali.