Da settimane l’Italia è colpita da un violento abbassamento delle temperature, che ha portato neve e clima artico anche in regioni solitamente calde come Sicilia e Puglia. Proprio in questi giorni si è quindi sentito più volte il termine “gelicidio”, un fenomeno suggestivo della natura che può essere però pericoloso.
A spiegare cos’è ci pensano gli esperti del sito ilmeteo.it: il gelicidio si verifica in casi rari, con improvvisi mutamenti sulla colonna termica. Il fenomeno è determinato dalla pioggia, o ancor più frequentemente dalla pioviggine, sopraffusa.
Con pioggia sopraffusa si intende la goccia d’acqua che resta allo stato liquido anche a temperatura inferiore allo zero. Affinchè ciò accada, è necessario che le gocce d’acqua siano molto piccole, l’acqua contenuta sia pura, ossia priva di sali e ci sia un repentino raffreddamento della colonna d’aria negli strati bassi dell’atmosfera.
Il gelicidio – si legge su ilmeteo.it- non è altro che una pioggia sopraffusa, che gela all’istante, nel momento in cui tocca il suolo o anche qualsiasi altro oggetto. E’ un fenomeno tipico delle conche o aree pianeggianti con frequenti inversioni termiche tant’è che si verifica in maniera predominante nella Pianura Padana, nelle conche intermontane delle regioni centrali, specie nelle pianure marchigiane. Di norma, è prodotto da deboli precipitazioni e si verifica solitamente quando è più frequente lo sviluppo di spessi strati di aria fredda alle più basse quote atmosferiche.